"Siamo legati ai film come ai nostri migliori sogni". Leo Longanesi

domenica 6 maggio 2012

THE AVENGERS (di J.Whedon, 2012)


Ho adorato l’Iron Man (il primo!) dalla faccia da schiaffi di Robert Downey Jr. Non mi sono entusiasmata per Captain America, al quale ho preferito lo “sheakespeariano” (ma non troppo) Thor di Kenneth Branagh. E sono forse tra i pochi ad aver amato l’Hulk di Ang Lee.
Con queste premesse, accompagnate da non poca preoccupazione, mi sono approcciata a The Avengers. La presunzione di sapere che cosa aspettarmi (una mega, coloratissima e fracassona americanata) ha presto lasciato il posto al divertimento e lo stupore per un popcorn-movie tutto sì effetti speciali, ma con personaggi ben delineati e una buona dose di humour.
Basato sull’albo uscito nel 1963, il film  rappresenta un crossover tra i personaggi principali di alcune pellicole targate Marvel (i supereroi già citati) al quale si aggiungono la sexy spia Vedova Nera (forse prossimo spin-off) e l’arciere Occhio di Falco. Quest’ultimi sono agenti speciali dello S.H.I.E.L.D. , l’organizzazione spionistica e militare per il mantenimento della pace, che fa capo al colonello Nick Fury. Ideata per far fronte a gravi minacce di livello internazionale, la S.H.I.E.L.D ha in seno un progetto segretissimo denominato “Vendicatori”. Esso prevede il reclutamento di “soldati” dotati di capacità uniche, in grado di vincere battaglie ad altissimo grado di pericolosità. Quando il nostro pianeta viene minacciato dal dio scandinavo Locki (fratellastro “adottato” di Thor) con il suo esercito di alieni (i Chitauri), Fury comprende che l’unica speranza è l’avvio del progetto. Tony Stark/Iron Man (uno dei pochi a conoscere il progetto), Steve Rogers/Captain America, Bruce Banner/Hulk e lo stesso Thor si aggiungono perciò a Natasha Romanoff/Vedova Nera e Clint Barton/Occhio di Falco per formare una squadra (una specialissima “task force”) dai poteri a dir poco formidabili.
Se le straordinarie capacità dei singoli eroi sono scontate, non lo sono altrettanto le loro “abilità” di collaborazione. L’altruismo e i solidi principi del Capitano Rogers cozzano con l’ego gigantesco e sbruffone di Tony Stark, che a sua volta entra i conflitto con la megalomania “divina” del potente Thor. E le provocazioni sempre del solito Stark, mettono a dura prova il precario equilibrio psicologico del Dott.Banner. Ma presto battibecchi e sciocche “botte da orbi” (divertente il combattimento tra Iron Man e Thor al quale è costretto metter fine Captain America), dovranno essere messe da parte, perché solo nell’unione c’è la vera forza. Così, dietro il solido scudo (sarà un caso che l’agenzia si chiami Shield?!) di Captain America (il vero vendicatore-soldato in grado di coordinare un’azione di guerra) i nostri eroi affronteranno uniti un’ epica battaglia per la salvezza della Terra.
Il regista Joss Whedon (Buffy l’ammazzavampiri) ha affrontato un’impresa quasi titanica. E’ riuscito a ritagliare il giusto spazio per ogni personaggio/protagonista di questo film, realizzando una pellicola di lunga durata (quasi 2 ore e mezza) ma divertente, non noiosa e con dialoghi gustosi ( le battute di Downey Jr. su tutti). La lunga battaglia finale (oltre ad essere un esplosione di effetti speciali di “trasformerniana” memoria) non stanca, in quanto intervallata a sorpresa da divertenti gag con protagonista il serioso Hulk.
Azzeccata inoltre la scelta degli attori. In aggiunta al perfetto Robert-Iron Man-Downey Jr., ottima la new entry Mark Ruffalo che sostituisce Edward Norton nei “verdi” panni di Hulk. Il viso da bravo ragazzo di Chris Evans incarna al meglio l’americanissimo Capitano ( ai posteri la sua battuta “Hulk…spacca!”), mentre rimane poco convincente il Thor dell’australiano Chris Hemsworth. Sexy e allo stesso tempo algida la Vedova Nera di Scarlett Johansson; robusta la performance di Jeremy Renner per Occhio di Falco. Un po’ sullo sfondo ma sempre impeccabile Samuel L. Jackson nei panni di Nick Fury. Da menzionare (lo si dovrebbe fare più spesso!) anche Clark Gregg, interprete dell’agente Phil Coulson (già visto in Iron Man). Ma il primo premio va a Tom Hiddleston, giovane attore inglese, che regala al suo Locki uno sguardo glaciale, in fondo al quale però si nasconde una grande sofferenza e fragilità. Già impeccabile in Thor, non ha deluso le aspettative. Per me, il migliore.
Per concludere alcune curiosità: l’Hulk di Ruffalo è l’unico (rispetto a i due precedenti) realizzato in "motion capture".  Si permette così all’attore di riconoscere le proprie espressioni nel personaggio. The Avengers è il primo film della Marvel ad essere distribuito dalla Disney, che ha acquistato gli eroi creati da Stan Lee nell’agosto del 2009 per una cifra pari a 4 miliardi di dollari.



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