Ho adorato l’Iron Man (il primo!) dalla faccia da schiaffi di Robert Downey
Jr. Non mi sono entusiasmata per Captain
America, al quale ho preferito lo “sheakespeariano” (ma non troppo) Thor di Kenneth Branagh. E sono forse
tra i pochi ad aver amato l’Hulk di
Ang Lee.
Con queste premesse, accompagnate
da non poca preoccupazione, mi sono approcciata a The Avengers. La presunzione di sapere che cosa aspettarmi (una
mega, coloratissima e fracassona americanata) ha presto lasciato il posto al
divertimento e lo stupore per un popcorn-movie tutto sì effetti speciali, ma
con personaggi ben delineati e una buona dose di humour.
Basato sull’albo uscito nel 1963,
il film rappresenta un crossover tra i
personaggi principali di alcune pellicole targate Marvel (i supereroi già
citati) al quale si aggiungono la sexy spia Vedova Nera (forse prossimo
spin-off) e l’arciere Occhio di Falco. Quest’ultimi sono agenti speciali dello
S.H.I.E.L.D. , l’organizzazione spionistica e militare per il mantenimento
della pace, che fa capo al colonello Nick Fury. Ideata per far fronte a gravi
minacce di livello internazionale, la S.H.I.E.L.D ha in seno un progetto
segretissimo denominato “Vendicatori”. Esso prevede il reclutamento di “soldati”
dotati di capacità uniche, in grado di vincere battaglie ad altissimo grado di
pericolosità. Quando il nostro pianeta viene minacciato dal dio scandinavo
Locki (fratellastro “adottato” di Thor) con il suo esercito di alieni (i
Chitauri), Fury comprende che l’unica speranza è l’avvio del progetto. Tony
Stark/Iron Man (uno dei pochi a conoscere il progetto), Steve Rogers/Captain
America, Bruce Banner/Hulk e lo stesso Thor si aggiungono perciò a Natasha
Romanoff/Vedova Nera e Clint Barton/Occhio di Falco per formare una squadra (una
specialissima “task force”) dai poteri a dir poco formidabili.
Se le straordinarie capacità dei
singoli eroi sono scontate, non lo sono altrettanto le loro “abilità” di
collaborazione. L’altruismo e i solidi principi del Capitano Rogers cozzano con
l’ego gigantesco e sbruffone di Tony Stark, che a sua volta entra i conflitto
con la megalomania “divina” del potente Thor. E le provocazioni sempre del
solito Stark, mettono a dura prova il precario equilibrio psicologico del Dott.Banner.
Ma presto battibecchi e sciocche “botte da orbi” (divertente il combattimento
tra Iron Man e Thor al quale è costretto metter fine Captain America), dovranno
essere messe da parte, perché solo nell’unione c’è la vera forza. Così, dietro
il solido scudo (sarà un caso che l’agenzia si chiami Shield?!) di Captain
America (il vero vendicatore-soldato in grado di coordinare un’azione di
guerra) i nostri eroi affronteranno uniti un’ epica battaglia per la salvezza
della Terra.
Il regista Joss Whedon (Buffy l’ammazzavampiri) ha affrontato un’impresa
quasi titanica. E’ riuscito a ritagliare il giusto spazio per ogni
personaggio/protagonista di questo film, realizzando una pellicola di lunga
durata (quasi 2 ore e mezza) ma divertente, non noiosa e con dialoghi gustosi (
le battute di Downey Jr. su tutti). La lunga battaglia finale (oltre ad essere
un esplosione di effetti speciali di “trasformerniana” memoria) non stanca, in
quanto intervallata a sorpresa da divertenti gag con protagonista il serioso
Hulk.
Azzeccata inoltre la scelta degli
attori. In aggiunta al perfetto Robert-Iron Man-Downey Jr., ottima la new entry
Mark Ruffalo che sostituisce Edward Norton nei “verdi” panni di Hulk. Il viso
da bravo ragazzo di Chris Evans incarna al meglio l’americanissimo Capitano (
ai posteri la sua battuta “Hulk…spacca!”),
mentre rimane poco convincente il Thor dell’australiano Chris Hemsworth. Sexy e
allo stesso tempo algida la Vedova Nera di Scarlett Johansson; robusta la
performance di Jeremy Renner per Occhio di Falco. Un po’ sullo sfondo ma sempre
impeccabile Samuel L. Jackson nei panni di Nick Fury. Da menzionare (lo si
dovrebbe fare più spesso!) anche Clark Gregg, interprete dell’agente Phil Coulson
(già visto in Iron Man). Ma il primo
premio va a Tom Hiddleston, giovane attore inglese, che regala al suo Locki uno
sguardo glaciale, in fondo al quale però si nasconde una grande sofferenza e
fragilità. Già impeccabile in Thor, non ha deluso le aspettative. Per me, il
migliore.
Per concludere alcune curiosità:
l’Hulk di Ruffalo è l’unico (rispetto a i due precedenti) realizzato in "motion
capture". Si permette così all’attore di
riconoscere le proprie espressioni nel personaggio. The Avengers è il primo film della Marvel ad essere distribuito
dalla Disney, che ha acquistato gli eroi creati da Stan Lee nell’agosto del
2009 per una cifra pari a 4 miliardi di dollari.
Guarda il trailer:
http://www.youtube.com/watch?v=21-RSDPmLjg
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