Christopher Nolan è un regista
cerebrale. Il suo è un cinema psicologico, di pensiero, che fonda le sue radici
nel mondo reale anche quando sembra trasportarci in mondi “paralleli”. Quello
angosciante di una memoria da ritrovare (Memento);
quello competitivo e "magico" del XIX secolo (The
Prestige); quello intricato del sogno (Inception);
o quello corrotto di Gotham City.
Ed è proprio con questo realismo
che egli si è approcciato a Batman, dando il via, nel 2005, a quello che è
stato il reboot del personaggio già plasmato con successo da Tim Burton.
Con Batman begins, Nolan dichiarò ufficialmente di voler introdurre
l’Uomo Pipistrello in un contesto reale e di approfondire l’aspetto psicologico
dell’uomo (Bruce Wayne) e dell’eroe (Batman). Questo file-rouge ha percorso
l’intera saga, iniziata appunto con Batman
Begins (2005), proseguita con Il
Cavaliere Oscuro (2008) e conclusasi ora con Il Cavaliere Oscuro. Il Ritorno.
Sono passati otto anni dalla
morte di Harvey Dent e Batman, assente dai cieli di Gotham, è ancora
l’indiziato numero uno. Il Cavaliere Oscuro ha scelto l’esilio per permettere
al commissario Gordon di attuare il decreto Dent e ripulire Gotham dalla
criminalità. Ma anche Bruce Wayne è un fantasma. Invecchiato e con una gamba
malandata, il potente miliardario vive da eremita nel suo castello, accudito dal
fido maggiordomo Alfred. Ma, come gli rivela la “felina” Selina Kyle, “sta arrivando una tempesta” e Batman
dovrà fare il suo ritorno. La minaccia è incarnata da Bane, un terrorista
dall’incredibile forza bruta, il cui viso è nascosto da una terrificante
maschera degna di Hannibal Lecter. La sua missione? Indurre alla rivolta le
fasce più deboli e i criminali di Gotham contro gli abitanti più agiati. Un’illusione …perché l’intento finale è quello
di distruggere con una bomba nucleare
(creata grazie ad un reattore di fusione destinato all’energia pulita, rubato
alla Wayne Enterprises) la stessa città di Gotham. Bane è l’attuale capo della
Setta delle Ombre e intende portare a
termine il piano del defunto Ra’s al Ghul.
Il film, in senso temporale,
segue gli eventi narrati ne Il Cavaliere
Oscuro, ma i maggiori contatti li ha con il primo capitolo della saga, Batman Begins. Tornano infatti la Setta
delle Ombre e Ra’s al Ghul, prima mentore e poi nemico dei valori difesi da
Batman. La minaccia per Wayne arriva di nuovo da chi lo aveva aiutato a far
nascere il “simbolo” del pipistrello. Come in un cerchio non ancora chiuso,
Bruce dovrà di nuovo provare la paura e il senso di colpa per uscire
definitivamente dall’oscurità. Ecco allora il secondo punto d’incontro con Batman Begins: Bruce Wayne, l’uomo dietro la
maschera. Un eroe sì, ma tormentato, mosso soprattutto da rabbia che ha
imparato a domare, ma mai del tutto a cancellare.
Come sottolineato nel monologo finale de Il Cavaliere Oscuro, Batman è colui che
può sopportare ( anche una colpa non sua, come la morte di Harvey Dent), ma le
ferite che riporta (quelle dell’anima) non si rimarginano mai. Dopo la
decisione di rivestire i panni di Batman (scelta ostacolata da Alfred che teme
la perdita definitiva di colui che ritiene ormai suo figlio), l’eroe cadrà; ma
dovrà rialzarsi. Bane infatti scaraventa Bruce in una prigione sotterranea,
dove l’unica via di fuga è costituita da un profondo pozzo che sale in
superfice. Il parallelismo con il pozzo nel quale il piccolo Bruce cadde da
bambino, e dove nacque la sua paura per i pipistrelli, è chiara. Dal pozzo è
nato Batman e dal pozzo risorgerà. Ma la luce che alla fine troverà, questa volta sarà
diversa: in più, avrà in sé la speranza.
Oltre al profilo psicologico in
questo terzo capitolo ritroviamo anche l’ ambientazione realistica. Gotham City
può essere una qualunque metropoli americana, come New York o Chicago. E le minacce affrontate da Batman (terrorismo,
crisi economica, rivolte sociali) trovano riscontro nella nostra triste
attualità.
Il film offre poche scene
d’azione (ma non prive di spettacolarità, come in quella d’apertura, girate
ancora una volta in IMAX) privilegiando un racconto che si arricchisce di
numerosi “spiegoni”; necessari, e che comunque non appesantiscono lo scorrere degli eventi.
La capacità di Nolan infatti, di non far scemare la tensione rimane intatta.
Confermato l’ottimo cast dei due
precedenti episodi: Christian Bale (Wayne/Batman), che da L’uomo senza sonno ha viste finalmente riconosciute le sue capacità
attoriali con un Oscar come miglior attore non-protagonista nel 2011; Gary Oldman
(Commissario James Gordon) che invece, inspiegabilmente, un Oscar non l’ha
ancora ottenuto; gli impeccabili Michael Caine (Alfred Pennyworth) e Morgan
Freeman (Lucius Fox). Altrettanto di rilievo le new entry: i già “noleniani”
Tom Hardy (Bane), Marion Cotillard (Miranda Tate) e il giovane talento Joseph
Gordon-Levitt (John Blake). Da segnalare anche Matthew Modine nei panni del
vice commissario Peter Foley. Ma l’applauso va ad Anne Hathaway. A lei è
toccato l’ingombrante ruolo di Catwoman (anche se nel film non viene mai
chiamata così!), ovvero la ladra Selina Kyle. La precedente “gatta” di Michelle
Pfeiffer era rimasta nei cuori dei fan per carisma e sensualità. Difficile
eguagliarla, ma la Hathaway ha superato la prova a pieni voti, dimostrando di
potersi calare in ruoli molto diversi.
Illustri infine i camei di Liam
Neeson e Cillian Murphy che riprendono i ruoli già assunti nei precedenti
episodi (rispettivamente Ra’s al Ghul e Jonathan Crane).
Anche se, personalmente, la mia preferenza rimane per Il Cavaliere Oscuro del 2008, ritengo che l’ultima fatica di Nolan sia un ottimo film, epico quanto basta, interessante per trama e realizzazione. Un’opera da vedere tutto d’un fiato, nonostante la lunghezza ( 2 ore e mezza abbondanti!).
Una degna conclusione, per una saga che rimarrà nella storia del cinema.
Anche se, personalmente, la mia preferenza rimane per Il Cavaliere Oscuro del 2008, ritengo che l’ultima fatica di Nolan sia un ottimo film, epico quanto basta, interessante per trama e realizzazione. Un’opera da vedere tutto d’un fiato, nonostante la lunghezza ( 2 ore e mezza abbondanti!).
Una degna conclusione, per una saga che rimarrà nella storia del cinema.
Guarda il trailer:http://www.youtube.com/watch?v=XaO9KAIEDdg
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