"Siamo legati ai film come ai nostri migliori sogni". Leo Longanesi

sabato 3 marzo 2012

THE ARTIST ( di M. Hazanavicius, 2012)


Che nel 2012, in piena epoca 3D e motion capture, il premio Oscar per “The Best Picture” venga assegnato ad un film muto e in bianco nero è di per sé straordinario. Ma che per sedurre l' Academy basti una banale storia di caduta e rinascita, un balletto alla Fred Astaire e un simpatico cagnolino lascia ancora più stupiti. Perché in fondo The Artist è tutto qui.
1927.George Valentin è un divo del cinema muto. Il suo strepitoso successo sembra non avere fine. Ma l'avvento del sonoro cambierà tutto. Determinato a non piegarsi alle regole del mercato, Valentin sarà presto un attore disoccupato e dimenticato. Ormai nei cuori degli spettatori c'è posto solo per Peppy Miller, stella emergente, lanciata nel mondo del cinema proprio da Valentin, e che in più di lui ha il dono della parola.
La sfida era davvero ardua. Tentare di catturare oggi l'attenzione dello spettatore con un film “non sonoro”, non era certo facile. La scommessa a mio parere è stata vinta a metà.
Si rimane scettici di fronte alla vittoria di Jean Dujardin, interprete del protagonista e vincitore dell' Oscar per il miglior attore. Pressoché sconosciuto ai più, Dujardin è una star comica in Francia. Grazie alla sua vittoria, egli risulta essere il secondo (dopo il nostro Roberto Benigni) attore non anglofono ad aver ottenuto l'ambita statuetta.
Nonostante le sue buone doti attoriali e quelle degli altri interpreti ( da segnalare anche due veterani come James Cromwell e John Goodman), i personaggi non riescono a bucare lo schermo. Rimangono lontani, nascosti dietro ai loro sorrisi patinati, legati ad una dimensione cinematografica troppo remota (o forse troppo irreale). Neppure la tragedia del grande divo dimenticato ci tocca davvero il cuore. L'uso poco invasivo dei cartelli con i dialoghi (cosa che ho apprezzato molto) presupponeva un'assenza totale di voci e rumori a favore della potenza delle immagini. A parlare dovevano essere solo i volti, gli occhi, i gesti. Ma quella barriera fatta di silenzi  (privi spesso di contenuto), non ha permesso la magia.
La noia poi che inevitabilmente colpisce lo spettatore moderno, non aiuta una pellicola che, quasi a sorpresa, colpisce comunque con alcuni momenti geniali. L'inserimento improvviso del sonoro (durante il breve incubo del protagonista), così disturbante per Valentin, perseguitato da quel nuovo mezzo che non intende in nessun modo assecondare, convince per un attimo lo spettatore di essere di fronte a qualcosa di diverso. Ma l'illusione dura poco. Nell'ultima parte infatti il film si rivela ancora per la sua banalità, seppure sognante e poetica . Molto romantica infatti  la scena in cui la Peppy (la bellissima attrice francese Bérénice Bejo, moglie de regista) entra nel camerino di Valentin e con la sua giacca finge un dolce (ma sensuale!) abbraccio.
Insomma, c'erano davvero le premesse per un film che avrebbe potuto lasciarci letteralmente “senza parole” illuminando il panorama cinematografico odierno con la forza delle sole immagini, ma così non è stato. Apprezzabile comunque il tentativo.
Menzione speciale però per al cagnolino Uggie che, con tanto di papillon, ha presenziato alla cerimonia degli Oscar (più noiosa che mai!) riuscendo a strapparci un sorriso tra uno sbadiglio e l'altro.

Guarda il trailerhttp://www.youtube.com/watch?v=qhAKfLDXwtM




Oscar's News: I Vincitori

THE ARTIST
Miglior Film, Miglior Regia (Michel Hazanavicius), Miglior attore protagonista (Jean Dujardin), Miglior Colonna Sonora, Migliori Costumi

HUGO CABRET
Migliore Fotografia, Migliori Effetti Speciali, Miglior Scenografia (Dante Ferretti e Francesca Lo Schiavo), Miglior sonoro, Miglior montaggio sonoro.

MIDNIGHT IN PARIS
Miglior sceneggiatura originale (Woody Allen)

PARADISO AMARO
Miglior sceneggiatura non originale (Alexander Payne)

THE IRON LADY
Miglior attrice protagonista (Maryl Streep)

THE HELP
Miglior attrice non protagonista (Octavia Spencer)

BEGINNERS
Miglior attore non protagonista (Christopher Plummer)

RANGO
Miglior Film d'Animazione

I MUPPET
Miglior Canzone

1 commento:

  1. L'ho visto anch'io (finalmente) e devo dire che sono d'accordo con te.. l'idea è originale però forse questi non sono più tempi per il muto.. a tratti mi sono annoiata veramente! Tamy

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