Tratto dal romanzo di Kazuo Ishiguro (considerato dal Times il migliore romanzo del 2005), il film racconta la storia di tre studenti del collegio inglese Hailsham. e della loro amicizia. Cresciuti in un rigido istituto tipico della “old England”, i tre ragazzi vivono apparentemente sereni e protetti. La rivelazione di un'istitutrice sul loro destino sconvolgerà per sempre il loro stretto legame ma non li porterà mai ad una completa ribellione a quella vita che era stata predisposta per loro.
Tutto nell'opera del regista Mark Romanek (autore di famosi videoclip per star del calibro di Madonna, Michael Jackson e Coldplay) sottolinea la negazione dell'identità e l'accettazione del proprio destino. Il personaggio che incarna di più tutto questo è quello di Kathy. Rassegnata all'idea di non poter amare Tommy, diventato compagno di Ruth, da adulta abbraccerà il proprio fato impegnandosi come assistente prima di passare all'ultima fase come donatrice. A differenza sua Tommy e Ruth manifesteranno un leggero segnale di ribellione ( Tommy con l'arte del disegno e Ruth legandosi sentimentalmente allo stesso Tommy privandolo dell'amore di Kathy); ma capiranno ben presto che i loro tentativi saranno vani. Con la scomparsa di Ruth anche Kathy assaporerà per un attimo il piacere della speranza. Ma quando questa si dissolverà definitivamente il suo grido di dolore non sarà lacerante come l'urlo di Tommy. Incapace di sperare, di sognare,di urlare la propria infelicità, Kathy avrà così vissuto a pieno la propria breve vita? Ovviamente no. Il suo è stato sì un grido silenzioso, soffocato, ma come gli altri profondo, doloroso, straziante. Come suggerisce il trailer, non si può fermare le emozioni, la speranza, l'amore, qualsiasi sia la vita predisposta per noi. Se Peter Weir nel suo splendido “The Truman Show”, ci mostrava l'impossibilità di controllare una vita richiudendola un mondo comunque sfacciatamente finto e claustrofobico, il mondo di Romanek ci appare invece possibile, una sorta di realtà parallela che potremmo già aver raggiunto. A questa tragedia si aggiunge l'incapacità dei protagonisti di portare avanti una rivolta che potrebbe salvarli. Sono immobili, lenti, come lo stesso ritmo della pellicola. Nonostante lo spettatore venga messo al corrente sin dall'inizio del destino dei ragazzi, questa dilatazione dei tempi lo accompagna in un viaggio sempre più doloroso. fino alla sofferta, inevitabile conclusione.
Questo lento dipanarsi della storia fa del film di Romanek un film intimista, profondo più vicino forse alla cinematografia orientale che a quella statunitense.
Ottima la prova dei giovani attori: Carey Mulligun ( novella Audry Hapburn in “ An Education”) nei panni della dolce Kathy; Andrew Garfield (prossimo Spiderman) in quelli del timido Tommy; Keira Knightley ( già Elizabeth Swan nella saga de “Pirati dei Caraibi”), un' androgina e tormentata Ruth. Glaciale infine Charlotte Rampling, interprete della rigida direttrice di Hailsham.
A fare da sfondo un' Inghilterra ancora più grigia e fredda ma senza tempo. Emblematica la barca arenata sulla spiaggia che non può salpare. Come essa non conosce la brezza del mare, i nostri protagonisti non conoscono la vita “normale” in quanto esseri “speciali” Kathy, Tommy e Ruth infatti, non sanno ordinare ad una tavola calda, non sanno giocare, non sanno vivere serenamente la propria sessualità perché tutto questo prevede piacere e provare piacere implica avere creatività. Chi li ha creati non si aspetta inventiva. E se anche essa viene manifestata (come l'arte nei disegni di Tommy), viene ridotta a mero oggetto di studio. Ma come per Truman in “The Truman Show”, l'anima e le emozioni non si possono rinchiudere e reprimere. Ed così che Kathy, ancora bambina, nonostante le alte e fredde mura di Hailsham, verrà raggiunta da una canzone che, per la prima volta, le scalderà il cuore e che dice: “Never let me go” (“Non lasciarmi”).
Guarda il trailer: http://www.youtube.com/watch?v=T92u4y1aO6g
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