Al grido di “Argo
Vaffanculo!”, il terzo film diretto da Ben Affleck, Argo, si aggiudica l’Oscar per il miglior film all’ottantacinquesima
edizione degli Academy Awards.
Edizione
anomala questa, dove il miglior film non ha il suo miglior regista, dove il
super-favorito rimane a bocca asciutta e dove si assiste addirittura ad un
ex-equo.
L’impressione generale
è che l’Academy abbia voluto accontentare un po’ tutti distribuendo le
statuette più ambite ad una rosa di pellicole considerate, comunque, tra le più
interessanti degli ultimi anni.
Ma ecco nel
dettaglio tutti i vincitori:
Miglior film:
Argo di Ben Affleck
Miglior regia:
Ang Lee per Vita di Pi
Migliore
attrice protagonista:
Jennifer
Lawrence per Il lato positivo
Miglior
attore protagonista:
Daniel
Day-Lewis per Lincoln
Migliore
attrice non protagonista:
Anne Hathaway per Les Misèrables
Migliore
attore non protagonista:
Christoph Waltz
per Django Unchained
Migliore
sceneggiatura originale:
Quentin
Tarantino per Django Unchained
Migliore
sceneggiatura non originale:
Chris Terrio
per Argo
Miglior film
in lingua straniera:
Amour (Austria)
Miglior film
d'animazione:
Ribelle - The Brave di Mark Andrews e
Brenda Chapman
Miglior
fotografia:
Claudio Miranda
per Vita di Pi
Migliori
effetti speciali:
Bill
Westenhofer, Guillaume Rocheron, Erik-Jan De Boer e Donald R. Elliott per Vita di Pi
Migliori
costumi:
Jacqueline
Durran per Anna Karenina
Miglior
montaggio:
William
Goldenberg per Argo
Miglior
sonoro:
Andy Nelson,
Mark Paterson e Simon Hayes per Les Misérables
Miglior
montaggio sonoro:
Per Hallberg e Karen Baker Landers
per Skyfall
Paul N.J. Ottosson per Zero
Dark Thirty
Migliori trucco
e acconciatura:
Lisa Westcott e Julie Dartnell per Les
Misérables
Migliore
colonna sonora:
Mychael Danna
per Vita di Pi
Miglior
canzone originale:
Adele Adkins e
Paul Epworth per Skyfall
Miglior
scenografia:
Rick Carter e
Jim Erickson per Lincoln
Miglior
cortometraggio:
Curfew di Shawn Christensen
Miglior
cortometraggio animato:
Paperman di John Kahrs
Migliore
documentario:
Searching for Sugar Man di Malik Bendjelloul e Simon Chinn
Migliore
cortometraggio documentario:
Inocente di Sean Fine e Andrea Nix Fine
Nonostante la
vittoria, Argo non fa incetta di
premi (come di consueto accade al miglior film). L’opera di Ben Affleck si
ferma a quota 3 Oscar, superato da Vita
di Pi che ne ottiene 4, tra cui la miglior regia andata ad Ang Lee,
Steven
Spielberg che con il suo Lincoln
aveva ottenuto ben 12 nomination, si porta a casa solo due statuette (miglior
attore e miglior scenografia).
E le sorprese
finiscono qui. Ampliamente previste infatti le vittorie per gli attori Daniel Day
Lewis (Lincoln), Anne Hathaway (Les misérables) e Christoph Waltz (Django Unchained). Meno scontata invece
quella della giovanissima Jennifer Lawrence (Il lato positivo), che ha battuto l’esperienza di Jessica Chastain
(Zero Dark Thirty) e Naomi Watts (The impossible).
Sicure anche le
vittorie di Quentin Tarantino (Django
Unchained) e di Michael Haneke (Amour).
Il “sanguigno” regista di origini italiane, a 18 anni da Pulp Fiction, ottiene nuovamente l’Oscar per la miglior sceneggiatura
originale. Mentre il cineasta austriaco si aggiudica il premio per il miglior
film straniero.
La soave voce
di Adele non poteva non sedurre l’Academy e Skyfall
è la miglior canzone per il film omonimo.
Niente di nuovo
infine, neanche sul fronte dell’animazione dove la Pixar, con Ribelle-The Brave, la fa ancora da
padrone.
Tutto come da
copione, insomma. Un copione che compiace tutti, a discapito solo di Zero Dark Thirty e Re della Terra Selvaggia, snobbati totalmente per i premi
principali.
Un copione che
ancora una volta esclude i soliti noti: la regia di Tarantino, di Chris Nolan,
dei Wachowski Brothers; le doti attoriali di Leonardo Di Caprio; l’originalità
di Tim Burton.
Chi scrive non
nasconde il suo grande apprezzamento per Argo,
anzi. Un film che mi ha
convinto per la sua capacità di mischiare realtà e finzione pur tenendole ben
distinte e per come ha saputo parlare di cinema ironizzando su di esso. Ma in
fondo Argo è un’ opera classica, di
quelle che piace molto all’Academy.
I premi ottenuti,
Argo li merita senz’altro. Ma quanto
sarebbe bello vedere quella statuetta con la targhetta “Best Picture” nelle
mani di un Tarantino o un Nolan?
Sarebbe davvero
una bella svolta.
Guarda il trailer del vincitore: http://www.youtube.com/watch?v=tVDZxevktOE