"Siamo legati ai film come ai nostri migliori sogni". Leo Longanesi

lunedì 17 novembre 2014

AMERICAN HUSTLE-L'APPARENZA INGANNA ( di D.O.Russell,2014)

Un cast all-star. Una colonna sonora coinvolgente. Una storia di truffa e raggiri godibilissima. Il regista newyorkese David O. Russell raduna tutti gli attori con cui aveva già lavorato e realizza (probabilmente) la sua miglior pellicola.
Fine anni '70. New Jersey. Con l'operazione denominata “Abscam”, l' F.B.I decide di incastrare alcuni membri del congresso per corruzione avvalendosi all'aiuto di due sedicenti truffatori, Irving Rosenfeld e Sydney Prosser. Ma neanche l'agente più astuto, ambizioso e senza remore Richie DiMaso, può intuire con chi il bureau ha veramente a che fare.
Liberamente tratto da un noto fatto di cronaca, American Hustle ( dopo il pluri-premiato Argo di Ben Affleck) è un' opera che partendo dalla realtà mette in scena la finzione. La finzione che ha radici nel reale, nella vita di tutti i giorni. La finzione di quella maschera che tutti noi mettiamo per sopravvivere.
La gente crede a quello che vuole credere”, è la frase più ripetuta nel film. E il suo tema centrale.
Ad una prima visione, ciò che colpisce in quest'opera è che tutto è palesemente sopra le righe ma allo stesso tempo molto credibile. A partire proprio dalle caratterizzazione dei personaggi, dove il team di attori dimostra tutto il suo talento.
L'abilissimo truffatore Irving Rosenfeld è un Christian Bale appesantito e con un riporto “piuttosto elaborato”.Seppur sotto tutto quel “posticcio”, le qualità dell'attore traspaiono.
Il premio Oscar Jennifer Lawrence è Rosalyn, sua moglie. Casalinga annoiata, viziata e apparentemente svampita, si rivelerà però una vera mina vagante. Ruolo insolito per la Lawrence che, nonostante la sua giovane età (evidente dai suoi dolci lineamenti), dimostra doti da attrice consumata con tanto di “cofana” bionda.
Bradley Cooper è perfetto per Richie DiMaso, l'agente dell' F.B.I ambizioso e sicuro di sé che la sera, a casa con la madre, riempie la sua testa di bigodini rosa per sfoggiare tanti bei ricciolini.
Jeremy Renner ( new entry alla corte di David O.Russell) interpreta Carmine Polito, il sindaco ingenuo che crederà all'amicizia di Irving. Nonostante l'improbabile capigliatura, Renner non sfigura.
Ma la vera star è lei, Amy Adams, interprete di Sidney Prosser, qui mai così sexy e tormentata. La sua scaltra e intrigante Sidney è forse il personaggio più vero di tutto il film. E la Adams dimostra di saper aderire ai ruoli più diversi. Meritata la sua vittoria ai Golden Globe come attrice protagonista.
Seppur breve, di grande effetto infine l'apparizione di Robert De Niro ( che aveva già lavorato con Russell ne Il Lato Positivo) nei panni del sicario Victor Tellegio.
Ancora una volta Russell si dimostra quindi un regista di attori, che con lui vincono Oscar (Bale e Lawrence) o comunque ottengono la nomination (Cooper e Adams). Qui però a supportarli c'è un' ottima sceneggiatura che non disdegna humour e colpi di scena, contornata da scenografia e costumi che non passano inosservati. Anch'essi rispecchiano infatti il clima artefatto e fortemente kitsch che, nelle realtà, hanno caratterizzato gli anni '70. Anni dai quali è stata tratta una splendida colonna sonora che vede, tra gli altri, brani di artisti come Led Zeppelin, Elton John, Steely Dan, Bee Gees e Harold Melvin & The Blue Notes.
Chi scrive non era rimasta particolarmente colpita da The Fighter e da Il Lato Positivo ( a mio modesto parere, più interessante il primo del secondo), i precedenti e premiati lavori di David O. Russell. Ma ( come direbbe Leonardo DiCaprio in Django Unchained), se con quei film aveva suscitato la mia curiosità ora, con American Hustle, ha la mia attenzione.



Due brani tratti dalla bella colonna sonora:
-Led Zeppelin "Good Times Bad Times": https://www.youtube.com/watch?v=NQ1zpwVBK4M
-Steely Dan "Dirty Work" : https://www.youtube.com/watch?v=ghcsrblhn7A